Una delle principali alternative per gli investitori alla ormai nota compravendita di azioni, è costituita dall’investimento sui fondi indicizzati, ossia dei fondi di investimento emessi dalle banche o dalle società di investimento che replicano l’andamento di un indice finanziario, azionario o obbligazionario, cercando di eguagliarne le performance.
Difatti, sempre più investitori sembrano attratti da questa alternativa specie quando si tratta di diversificare il loro portafogli, pratica molto attuata nel trading online e, più in generale, in tutto il settore degli investimenti.
Per questo motivo, il team di analisti e di esperti di InvestireinBorsa.net ha pensato di redigere un approfondimento completo su come investire in fondi indicizzati, andando a vedere quali sono le loro caratteristiche principali, quali sono i migliori 5 fondi indicizzati sui quali investire e quali sono le alternative a questo asset per investire oggi.
Fondi indicizzati – principali caratteristiche introduttive:
🏦 Chi li emette: | Banche o Società di investimento |
🤔 Dove comprare: | Presso l’emittente |
💰 Costi di gestione: | Bassi, inferiori agli indici di riferimento |
💸 Potenziali profitti: | ⭐⭐⭐☆☆ |
✅ Convenienza: | ⭐⭐☆☆☆ |
💱 Miglior alternativa: | ETF (exchange traded funds) |
💻 Soluzioni di investimento in fondi | eToro, Capital.com, FP Markets |
Indice di pagina
Fondi indicizzati: Cosa sono e come funzionano
Quando si parla di investire sui fondi indicizzati si sta facendo riferimento a dei fondi di investimento a gestione passiva che replicano solitamente l’andamento di un indice di borsa. Lo scopo del fondo d’investimento è quello di replicare in maniera più coerente possibile l’andamento dell’indice cui si riferisce. Difatti, il denaro versato dagli investitori viene investito sui titoli che compongono degli indici specifici, che spesso sono azionari.
Per arrivare a capire in modo veloce il funzionamento dei fondi indicizzati, basterà ragionare sul fatto che, invece di avere una persona a capo della gestione del fondo che si occupa di selezionare i titoli e il market timing, il fondo indicizzato va a realizzare un portafogli le cui partecipazioni rispecchieranno coerentemente i titoli contenuti in un particolare indice.
Volendo fare un esempio pratico, se si va ad investire su un fondo indicizzato che replica l’andamento dell’indice azionario S&P 500, i titoli all’interno del fondo in questione saranno le stesse 500 azioni delle società che compongono l’indice appena menzionato.
Inoltre, quando si parla di fondi indicizzati si deve tener conto del fatto che essi si distinguono in base al modo in cui l’indice viene replicato. Ci sono due possibilità di replica: replica fisica o replica sintetica. Nel primo caso sarà il gestore stesso del fondo ad acquistare i titoli che andranno a comporre l’indice, mentre nel secondo caso non verranno acquistate direttamente le azioni, bensì i contratti derivati stipulati con la controparte.
Come investire in fondi indicizzati: caratteristiche principali
Dopo aver analizzato i fondi indicizzati per capire il loro funzionamento, il team di InvestireinBorsa.net ha deciso di illustrare anche le principali caratteristiche di come investire in fondi indicizzati in quanto si tratta di un asset che si differenzia molto dalle classiche operazioni di trading online.
Innanzitutto, a differenza delle operazioni di trading online, quando si va ad investire sui fondi indicizzati non ci si deve rivolgere ai broker, bensì alle società di investimento che emettono i fondi stessi.
Ad esempio, nel caso si volesse investire sul fondo indicizzato iShares US Index Fund (IE) D Acc EUR, bisognerà rivolgersi direttamente alla società BlackRock Asset Management Ireland Limited per portare a termine l’investimento.
Altra caratteristica degli investimenti sui fondi indicizzati è quella dell’orario di investimento, in quanto il mercato, come è ben noto, non resta aperto tutto il giorno. Per questo motivo, bisognerà tenere sempre in considerazione l’indice di riferimento per essere a conoscenza di orari di apertura e di chiusura del mercato in modo da individuare la fascia oraria più conveniente per realizzare i propri investimenti.
Infine, una delle accortezze da fare quando si va ad investire sui fondi indicizzati è quella di fare molta attenzione al momento di uscita dal mercato, in quanto trattandosi di asset negoziabile solo ed esclusivamente effettuando una trattativa privata tra investitore ed emittente, non si avrà la possibilità di uscire dal mercato in qualsiasi momento, ma si dovrà attendere le finestre di negoziazione preposte.
Migliori 5 fondi indicizzati del 2022: Classifica e caratteristiche
Prima di cominciare ad investire, ovviamente gli investitori devono individuare quelli che sono i migliori fondi indicizzati in base alla loro performance e alla loro dimensione. Chiaramente i fondi d’investimento di grandi dimensioni si presentano con una liquidità maggiore e per questo motivo sono certamente più convenienti.
Inoltre, per offrire agli investitori un quadro quanto più soddisfacente possibile sui fondi indicizzati, il team di analisti e di esperti di InvestireinBorsa.net ha pensato di proporre i 5 migliori fondi indicizzati del 2022, trattando le principali caratteristiche a riguardo.
Migliori fondi indicizzati – principali caratteristiche:
⭐Fondi indicizzati | 🏦 Emittente | 💻 Indice di riferimento | 📈 Rendimento medio annuale | 💰 Investimento minimo | ✅ Conviene? |
---|---|---|---|---|---|
Amundi Index Solutions – Amundi S&P 500 ESG IE-D | Amundi Luxembourg SA | S&P 500 | 3,76 % | 1.000.000€ | ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ |
Vanguard Global Stock Index Fund | Vanguard Global Advisers | MSCI | 3,02 % | 3.000 $ | ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ |
Credit Suisse Index Fund (Lux) – CSIF (Lux) Equity Canada DB CAD | Equity Canada | MSCI | 4,41 % | 100.000 CHF | ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ |
iShares US Index Fund (IE) D Acc EUR | BlackRock Asset Management Ireland Limited | S&P 500 | 5,04 % | 1.000.000 € | ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ |
iShares Developed Real Estate Index Fund (IE) D Acc EUR | BlackRock Asset Management Ireland Limited | FTSE EPRA / Nareit Developed Index | 3,28 % | 1.000.000 € | ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ |
Nota bene: il nostro team ci tiene a precisare che si tratta dei migliori fondi indicizzati presenti sul mercato, emessi da società di investimento che si annoverano tra i colossi del settore degli investimenti e non.
Detto ciò, il prossimo step è andare ad analizzare le caratteristiche principali dei fondi appena presentati per vedere qual è il fondo indicizzato più conveniente dove gli investitori possono cominciare ad investire il proprio denaro.
1) Amundi Index Solutions – Amundi S&P 500 ESG IE-D
Il primo fondo indicizzato trattato in questa guida è Amundi Index Solutions – Amundi S&P 500 ESG IE-D, un fondo di investimento indicizzato che è stato fondato nel 2016 che ha come valuta di riferimento l’euro.
Il fondo indicizzato in questione è stato emesso dalla società di gestione Amundi Luxembourg, una delle principali società a livello europeo e mondiale, che opera sotto l’indice di riferimento americano S&P 500, il cui andamento è dato dalla performance delle 500 migliori aziende americane per capitalizzazione di mercato. Non a caso, la società in questione si presenta con un patrimonio che supera i 2 milioni di euro.
2) Vanguard Global Stock Index Fund
Il secondo fondo di investimento indicizzato che si è deciso di inserire in questo approfondimento è Vanguard Global Stock Index Fund, un fondo di origine irlandese formato nel 2000.
L’indice cui fa riferimento questo fondo indicizzato è uno dei più noti, ossia l’indice mondiale MSCI, non a caso le azioni che compongono il fondo sono di società di grandi e medie dimensioni che operano sui mercati che stanno sotto l’indice appena menzionato. Inoltre, è un fondo emesso dalla società di gestione Vanguard Global Advisers, la prima società al mondo che ha creduto nella gestione passiva dei fondi.
C’è da dire che tutti i prodotti presenti all’interno del fondo in questione sono a replica fisica e, come moneta di riferimento, figura ancora una volta l’euro.
3) Credit Suisse Index Fund (Lux) – CSIF (Lux) Equity Canada DB CAD
Il terzo fondo di investimento indicizzato analizzato in questa guida è Credit Suisse Index Fund (Lux) – CSIF (Lux) Equity Canada DB CAD, un fondo creato nel 2016 che ha la sterlina come valuta di riferimento.
La sua emittente è una società di gestione che si presenta con il nome di Equity Canada, ha sede in Lussemburgo ed è un vero e proprio colosso del settore in cui opera.
4) iShares US Index Fund (IE) D Acc EUR
Il quarto fondo indicizzato analizzato in questo approfondimento è iShares US Index Fund (IE) D Acc EUR che, fondato nel 1998, ha come valuta di riferimento il dollaro americano (USD).
Il fondo indicizzato in questione fa riferimento al benchmark americano S&P 500, proprio come il fondo emesso da Amundi SA. Inoltre, l’emittente del fondo è la società di gestione BlackRock Asset Management Ireland Limited, una delle società di investimento più grandi al mondo che si presenta con un patrimonio che supera i 2 miliardi di dollari.
5) iShares Developed Real Estate Index Fund (IE) D Acc EUR
Il quinto ed ultimo fondo indicizzato che si è deciso di trattare in questa guida è iShares Developed Real Estate Index Fund (IE) D Acc EUR, un fondo creato nel 2012 e gestito dalla stessa società di gestione con residenza in Irlanda appena menzionata, la BlackRock Asset Management Ireland Limited.
L’indice di riferimento di questo fondo è il FTSE EPRA / Nareit Developed Index e la valuta di riferimento, in questo caso, è l’euro. Si tratta, inoltre, di un fondo specializzato perlopiù in azioni di società immobiliari europee.
Investire sui fondi indicizzati: l’alternativa se non hai grandi capitali
Volendo offrire agli investitori un quadro completo e soddisfacente sui fondi indicizzati, è necessario fornire, oltre alle caratteristiche degli stessi, un’alternativa valida che non comporti necessariamente un investimento ingente, ma che sia accessibile a diverse fasce di traders.
Per questo motivo, il nostro team di analisti ha pensato di trattare, come alternativa ai fondi indicizzati, gli ETF (Exchange Traded Fund), ossia dei fondi d’investimento a gestione passiva quotati in Borsa in tempo reale che si presentano come un paniere di titoli di uno stesso settore o di settori differenti.
Fondi indicizzati vs ETF: differenze
Chiaramente ci sono differenze sostanziali tra gli ETF ed i fondi indicizzati, non a caso si è deciso di analizzarle in modo da fornire all’investitore un metro di paragone da utilizzare prima di andare ad effettuare la sua scelta.
Fondi indicizzati vs ETF – principali differenze:
Caratteristiche | Fondi Indicizzati | ETF |
---|---|---|
🏦 Emittente | Società d’investimento | Fondo d’investimento / Banca |
🤔 Come comprare | Acquisto diretto | Acquisto diretto / CFD |
💰 Costi e commissioni | Medio – Alti | Bassi |
💸 Puoi vendere allo scoperto | NO | SI |
❓ Dove comprare | Emittente o banca convenzionata | Migliori broker di trading online |
💻 Parere degli esperti | ⭐ ⭐ ⭐ ☆ ☆ | ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ |
Innanzitutto, c’è da dire che quando si parla di Exchange Traded Funds, si sta facendo riferimento a dei fondi d’investimento a gestione passiva scambiati in Borsa. Quanto alle altre caratteristiche che li differenziano dai fondi indicizzati, è bene tenere a mente i punti che seguono:
- Quotazione in borsa: quando si opera sugli ETF c’è la possibilità di acquistare o vendere durante tutta la durata della sessione di mercato consentendo al trader di operare con maggiore tempestività in caso di violente oscillazioni. Quanto ai fondi indicizzati, invece, è possibile venderli soltanto una volta al giorno, rispettando ovviamente la quotazione di fine giornata;
- Gli ETF hanno un prezzo: la quotazione di un ETF spesso può non essere in linea con il valore del portafogli sottostante. Per contro, un fondo indicizzato rispecchia sempre il valore netto del portafogli in questione;
- Taglio minimo differente: la particolarità degli ETF sta anche nel fatto che sono composti da quotazioni unitarie basse e ciò significa che si possono investire anche piccole somme di denaro. I fondi indicizzati, invece, richiedono degli importi minimi all’ingresso decisamente più elevati;
- Costi di entrata / uscita dal mercato: quando si investe sugli ETF bisogna sottostare ad un costo di intermediazione che può variare tra lo 0,20% e lo 0,70%. I fondi indicizzati, invece, di solito prevedono una commissione da pagare nel momento in cui si effettua l’entrata sul mercato.
Dunque, come si è visto dai punti appena trattati le differenze tra Exchange Traded Fund e fondi indicizzati sono nette. Si è visto che operando con i fondi indicizzati gli investitori non possono negoziare sugli stessi a proprio piacimento e, cosa molto limitante, non consentono di fare trading online e quindi di praticare la vendita allo scoperto.
Inoltre, i costi all’ingresso dei fondi indicizzati sono molto meno accessibili rispetto a quelli presentati dagli ETF, motivo per cui sempre più traders alle prime armi decidono di virare sugli ETF per diversificare il loro portafogli e trarre profitti da posizioni short concluse su periodi di tempo abbastanza brevi.
Alternativa ai fondi indicizzati: piattaforme consigliate
Se per investire sui fondi indicizzati è necessario rivolgersi agli emittenti, quando si vuole investire sugli ETF bisogna far riferimento piattaforme di trading online, degli intermediari che, oltre a permettere la realizzazione degli ordini, consentono ai loro utenti di utilizzare degli strumenti utili alla realizzazione di un investimento corretto.
Difatti, il team di analisti e di esperti di InvestireinBorsa.net ha voluto inserire in questo approfondimento la proposta dei migliori broker di trading online ad oggi presenti sul mercato. Questo perché il settore del trading online pullula di truffatori che si nascondono dietro siti fake o si propongono tramite canali non ufficiali, con il solo obiettivo di dilaniare i portafogli dei malcapitati.
Ebbene, i broker di trading online proposti in questa guida godono delle regolamentazioni e certificazioni di enti come ASIC, CySEC ed FCA, gli enti che regolano i mercati finanziari in Italia e all’estero. Detto ciò, si può procedere con l’analisi delle offerte proposte dai broker, in modo che gli investitori, al momento dell’operazione, abbiano già un quadro chiaro della situazione in merito al broker cui si deciderà di fare affidamento.
eToro
eToro – principali caratteristiche introduttive:
🌈 Attivo dal: | 2006 |
⭐ Licenze: | ASIC / CySEC / FCA |
💸 Deposito minimo: | 50 $ |
🌞 Mercati: | Azioni, ETFs, Crypto, Indici, Materie prime, Coppie di Valute |
❓ Tipologia: | Market Maker / Broker DMA |
📖 Formazione: | Gratis – 📚 eBook / 📺 Video Tutorial |
💡 Perché conviene: | Social Trading / Copy Trading / Smart Copy Portfolios / 0 commissioni |
🔍 Sito ufficiale: | www.etoro.com |
🤔 Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Il primo broker proposto in questa guida è eToro (qui per il sito ufficiale), uno dei broker ad oggi più noti tanto da presentarsi con una community di utenti molto ampia, che addirittura supera i 24 milioni.
L’offerta del broker in questione ruota particolarmente intorno a due servizi molto semplici da utilizzare e perlopiù adatti a traders alle prime armi, con non molta esperienza alle spalle e si sta facendo riferimento al Social Trading ed al Copy Trading.
Il Social Trading (qui per avere maggiori informazioni) è un servizio che permette agli utenti del broker israeliano di seguire, leggere recensioni e di osservare i movimenti di tutti i traders presenti sulla piattaforma, anche di quelli più esperti e famosi. Un servizio molto utile specie per chi sta approcciando per la prima volta al trading online in quanto leggere le opinioni di un investitore esperto sia prima che dopo l’operazione va ad ampliare il bagaglio di conoscenze del trader alle prime armi.
Quanto al Copy Trading (qui per maggiori dettagli), invece, si tratta di un servizio che consente agli utenti di copiare gli investimenti degli altri traders presenti sulla piattaforma, anche di quelli più esperti.
Utilizzando questo servizio i traders meno esperti potranno sfruttare tutti i suoi vantaggi andando ad effettuare le prime operazioni per mettere da parte una buona somma di denaro, a patto che il trader seguito sia veramente un esperto.
Inoltre, è utile sottolineare che eToro offre la possibilità di investire sui portafogli gestiti attraverso l’utilizzo di un servizio che prende il nome di Smart Copy Portfolios e che consente di operare previo pagamento di un deposito minimo di soli 5.000 dollari americani.
Infine, è molto importante sottolineare il fatto che eToro offre ai suoi utenti la possibilità di aprire un conto demo gratuito dove operare mediante valuta virtuale per fare pratica con il trading online e cominciare ad effettuare i primi ordini.
Guida: Recensione eToro e opinioni
Capital.com
Capital.com – principali caratteristiche introduttive:
🌈 Attivo dal: | 2017 |
⭐ Licenze: | ASIC / CySEC / FCA |
💸 Deposito minimo: | 20 € con carta / 250€ con bonifico |
🌞 Mercati: | Azioni, ETFs, Crypto, Indici, Materie prime, Coppie di Valute |
❓ Tipologia: | Trading CFD |
📖 Formazione: | Gratis – 📚 eBook / 📺 Video Tutorial |
💡 Perché conviene: | Intelligenza Artificiale avanzata / corsi di trading gratis / Account Manager |
🔍 Sito ufficiale: | www.capital.com |
🤔 Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
Il secondo broker analizzato in questo approfondimento è Capital.com (qui per il sito ufficiale), un altro colosso del settore degli investimenti online che, nonostante la sua recente fondazione, ha raggiunto in breve tempo i numeri dei grandi broker di trading online.
Il primo servizio di Capital.com molto apprezzato dai traders che hanno deciso di fare affidamento a questo broker riguarda l’integrazione alla piattaforma di un’intelligenza artificiale (qui per tutti i dettagli) che va in soccorso del trader, segnalandogli quali sono le operazioni che non concorrono al raggiungimento dei suoi obiettivi. In questo modo l’investitore potrà istantaneamente prendere dei provvedimenti evitando delle grosse perdite di capitale.
Il secondo servizio offerto dal broker in questione che merita di essere menzionato riguarda la formazione dei traders meno esperti e si sta facendo riferimento ad un corso di trading online gratuito (qui per maggiori informazioni) da non perdere, specie per gli utenti principianti che vogliono imparare le basi del trading online ed ampliare le proprie conoscenze in questo ambito
Il terzo e ultimo servizio che si è deciso di analizzare in questa guida riguarda l’Account Manager, ossia un servizio completamente gratuito che si occupa di aiutare e di fornire consigli sia sulle operazioni che sull’andamento del mercato ai traders che ne fanno richiesta. Accedendo a questo servizio, il trader verrà immediatamente contattato in privato da un account manager personale che risolverà tutti i dubbi e le incertezze dell’investitore.
Inoltre, è utile essere a conoscenza del fatto che anche Capital.com consente ai suoi utenti di aprire un conto demo gratuito per fare tutte le prove del caso e cominciare ad effettuare i primi ordini utilizzando la valuta virtuale messa a disposizione dalla piattaforma stessa.
Guida completa: Capital.com recensione e opinioni
FP Markets
FP Markets – principali caratteristiche introduttive:
🌈 Attivo dal: | 2005 |
⭐ Licenze: | ASIC / CySEC / FCA |
💸 Deposito minimo: | 100$ |
🌞 Mercati: | Azioni, ETFs, Crypto, Indici, Materie prime, Coppie di Valute, Obbligazioni |
❓ Tipologia: | Market Maker / Broker DMA |
📖 Formazione: | Gratis – 📚 eBook / 📺 Video Tutorial |
💡 Perché conviene: | Piattaforme IRESS / Piattaforma MetaTrader 4 / Forex Calculator |
🔍 Sito ufficiale: | www.fpmarkets.com |
🤔 Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐☆ |
Il terzo broker proposto in questa guida è FP Markets (qui per il sito ufficiale), un broker che si configura anch’esso come uno dei migliori in circolazione grazie soprattutto alla qualità delle offerte messe a disposizione dei suoi utenti.
Innanzitutto c’è da dire che il broker in questione consente ai suoi utenti di investire mediante il Trading Automatico, attraverso l’utilizzo degli script EA (Expert Advisor). Questo servizio va ad integrarsi alla possibilità di aprire un conto speciale che va sotto il nome di 0.0 Row Spreads che permette ai traders di cominciare ad investire partendo da uno spread pari a 0.0, andando ad influire positivamente sulle potenzialità dei profitti.
FP Markets mette a disposizione dei suoi utenti la possibilità di operare sia mediante la piattaforma IRESS, di proprietà del broker stesso e molto vantaggiosa perché consente di investire con spread altamente competitivi, che di utilizzare le più note MetaTrader 4 e MetaTrader 5 (qui per più informazioni). Si tratta delle due piattaforme più note e più utilizzate al giorno d’oggi in quanto si presentano con moltissimi strumenti utili ai traders e vantano di una precisione che negli anni ha costruito la loro fama.
Inoltre, il broker in questione fornisce un altro servizio che prende il nome di Forex Calculator (qui per maggiori dettagli), uno strumento che consente agli utenti di gestire meglio il rischio in quanto va a stimare e a valutare i rischi di un investimento futuro prima ancora che l’ordine venga effettuato.
Infine, volendo effettuare delle operazioni di prova, anche FP Markets consente ai suoi utenti di aprire un conto demo gratuito dove fare tutti gli ordini che si desiderano mediante l’utilizzo di una valuta virtuale messa a disposizione dal broker stesso.
Guida completa: Recensione FP Markets e opinioni
Trade.com
Trade.com – principali caratteristiche introduttive:
🌈 Attivo dal: | 2014 |
⭐ Licenze: | ASIC / CySEC / FCA |
💸 Deposito minimo: | 100$ |
🌞 Mercati: | Azioni, ETFs, Crypto, Indici, Materie prime, Valute |
❓ Tipologia: | Trading CFD |
📖 Formazione: | Gratis – 📚 eBook / 📺 Video Tutorial |
💡 Perché conviene: | Materiale formativo gratuito / Segnali di Trading / MetaTrader 4 |
🔍 Sito ufficiale: | www.trade.com |
🤔 Opinioni: | ⭐⭐⭐⭐☆ |
Il quarto ed ultimo broker che si è deciso di inserire in questa guida è Trade.com (qui per visitare il sito ufficiale) e si sta facendo riferimento ad un broker multi-asset e multi-piattaforma che si annovera anch’esso tra i colossi del trading online.
Trade.com negli anni ha dimostrato di tenere molto ad una buona formazione dei suoi utenti, non a caso ha messo a disposizione del materiale formativo gratuito (qui per maggiori dettagli) dove vengono trattate le pratiche di base e non del trading online. Un servizio più che adatto ai traders meno esperti che hanno voglia di imparare a muoversi nel settore degli investimenti online.
Un altro servizio molto apprezzato dagli utenti di Trade.com riguarda i Segnali di Trading di Trading Central che il broker mette a disposizione dei traders in maniera gratuita. Si tratta di veri e propri segnali di trading che suggeriscono all’investitore il momento esatto in cui entrare o uscire dal mercato in modo da massimizzare i profitti e limitare le perdite.
Inoltre, i Segnali di Trading di Trading Central sono estremamente precisi, tanto da essere considerati anche dai traders esperti i migliori segnali di trading ad oggi in circolazione.
Essendo Trade.com un broker multi-asset, consente ai suoi utenti di investire, oltre che sugli ETF, sulle criptovalute, sulle azioni, sul forex e sulle materie prime. Per questo motivo, nel caso in cui il trader volesse diversificare il suo portafogli, non avrebbe nessuna difficoltà in quanto il broker in questione offre svariati titoli sui quali investire il proprio denaro.
Inoltre, essendo un broker multi-piattaforma, Trade.com consente al trader di scegliere la piattaforma da utilizzare per le proprie operazioni. Difatti, oltre alla piattaforma di proprietà del broker stesso, c’è la possibilità di operare con l’ormai nota MetaTrader 4, la piattaforma di trading più utilizzata sia dai traders alle prime armi che da quelli più esperti.
Quanto alla possibilità di fare pratica ed ampliare le proprie conoscenze sul trading online, anche Trade.com mette a disposizione dei suoi utenti la possibilità di aprire un conto demo gratuito dove cominciare ad effettuare ordini mediante valuta virtuale e a fare pratica con l’analisi di mercato.
Guida completa: Trade.com recensione e opinioni
Investire in fondi indicizzati conviene? Il parere degli esperti
Giunti ormai quasi alla fine di questo approfondimento sui fondi indicizzati e sulle principali alternative, rimane soltanto un ultimo step che l’investitore deve affrontare prima di realizzare effettivamente l’ordine e si sta facendo riferimento alla consultazione delle opinioni degli esperti del settore.
SI tratta di quelle figure che operano costantemente e giornalmente nel mondo della finanza e degli investimenti online, per questo motivo è utile leggere il loro parere e i loro pensieri riguardo sia un titolo in particolare che lo stesso mercato nel suo insieme.
Ebbene, secondo quelle che sono le opinioni degli analisti e degli investitori esperti investire oggi in fondi indicizzati conviene. Basti pensare alle società che emettono tali fondi e ai loro ingenti patrimoni per capire quanto possa essere profittevole un investimento su questo asset.
Si è visto, tra le altre cose, come molti fondi indicizzati vadano a replicare alcuni degli indici di borsa più famosi, come ad esempio l’indice americano S&P 500, dove l’andamento è dato dalla performance delle migliori 500 aziende statunitensi, e l’indice MSCI, uno degli indici più grandi ed importanti su scala mondiale.
Infine, c’è da sottolineare che il consiglio degli analisti esperti è sempre quello di cominciare ad investire mediante l’apertura di un conto demo gratuito, in modo da fare pratica con la valuta virtuale prima di procedere con l’investimento mediante il denaro reale.
Meglio i fondi indicizzati o gli ETF? Opinioni
Uno degli aspetti dove gli analisti esperti di InvestireinBorsa.net si sono soffermati di più riguarda la principale alternativa ai fondi indicizzati e si sta facendo riferimento agli ETF (Exchange Traded Funds).
Si tratta di fondi d’investimento a gestione passiva che, a differenza dei fondi indicizzati, sono negoziati su una borsa valori e quindi sono accessibili a diverse fasce di traders. Difatti, investendo in fondi indicizzati si potranno effettuare delle operazioni limitate, in quanto non sarà consentito effettuare la pratica del trading online, tantomeno la possibilità di realizzare delle operazioni di short selling.
Per questo motivo, se si è un investitore retail alle prime armi e con non molta esperienza in ambito finanziario, il consiglio degli esperti è quello di cominciare ad investire sugli ETF, operando con piccole somme e cercando di massimizzare i profitti in un lasso di tempo molto breve, che può variare da un’ora ad un giorno massimo.
Considerazioni finali
In conclusione di questo approfondimento non resta che tirare le somme di quanto detto fin qui. Si è visto come i fondi indicizzati siano degli strumenti molto convenienti, nonostante si presentino con delle barriere all’ingresso piuttosto alte rispetto a quando si va ad operare con gli ETF.
Investire in fondi indicizzati è una pratica molto gettonata tra gli investitori più esperti, ma non è escluso che possano operarvi anche traders che non hanno moltissima esperienza. Basti tener presente quanto detto in questo approfondimento riguardo la piattaforma da utilizzare, gli strumenti più convenienti e la gestione del rischio di una determinata operazione per far sì che gli ordini realizzati portino a risultati che soddisfino l’investitore.
FAQ – Come investire in fondi indicizzati : Domande e Risposte Frequenti
Cosa sono i fondi indicizzati?
I fondi indicizzati sono dei fondi d’investimento a gestione passiva emessi da società d’investimento che replicano l’andamento di un indice di borsa. Tra gli indici di borsa più famosi troviamo: S&P 500, NASDAQ, FTSE MIB, MSCI e molti altri.
Quali sono i migliori fondi indicizzati?
I migliori fondi indicizzati sono 5 e si tratta di: Amundi Index Solutions – Amundi S&P 500 ESG IE-D, Vanguard Global Stock Index Fund, Credit Suisse Index Fund (Lux) – CSIF (Lux) Equity Canada DB CAD, iShares US Index Fund (IE) D Acc EUR, iShares Developed Real Estate Index Fund (IE) D Acc EUR.
Qual è l’alternativa ai fondi indicizzati e dove investire?
La principale alternativa all’investimento sui fondi indicizzati è data dagli ETF (Exchange Traded Funds), dei fondi d’investimento a gestione passiva che sono negoziati sulla Borsa Valori. Le migliori piattaforme di trading online per investire sugli ETF sono 4 e sono: eToro, Capital.com, FP Markets e Trade.com.
Investire in fondi indicizzati conviene?
Assolutamente sì, conviene investire in fondi indicizzati a patto che vengano usati gli strumenti giusti e che vengano realizzate delle analisi di mercato complete e ben dettagliate.